Osteoporosi: cos'é e come prevenirla

L’osteoporosi è una patologia asintomatica che colpisce l’apparato scheletrico. Questa malattia, dalla quale purtroppo non è possibile guarire, è caratterizzata da una diminuzione della massa minerale dell’osso e dal conseguente deterioramento della sua micro-architettura.

Questa condizione comporta un aumento della fragilità ossea, che può determinare un incremento del rischio di frattura anche a seguito di traumi minimi o addirittura fratture spontanee.

In Italia circa 5.000.000 di persone soffrono di osteoporosi e l’80% è rappresentato da donne in post menopausa. Dopo i 65 anni, il 40% circa della popolazione riporta una frattura a livello del femore, delle vertebre o del polso, ossa maggiormente esposte all’erosione causata dall’osteoporosi.

Andiamo a scoprire in maniera più approfondita cos’è l’osteoporosi e come prevenirne l’insorgenza.

Perché diminuisce la massa ossea?

Le ossa sono un tessuto vivo, in cui avvengono continuamente fenomeni di distruzione delle cellule più anziane (fenomeno che viene chiamato “riassorbimento osseo”) e deposizione di nuove cellule (fenomeno che viene chiamato “deposizione ossea”).

Durante l’infanzia, la pubertà e l’adolescenza, fino a circa 20 anni, il fenomeno di deposizione ossea supera abbondantemente quello di riassorbimento; la densità e la robustezza delle ossa, quindi, aumentano continuamente.

In età più matura, la deposizione ossea comincia a ridursi e, quando si raggiunge l’età di circa 30 anni, diventa uguale a quella del riassorbimento osseo. Questa condizione di equilibrio, tuttavia, potrebbe non verificarsi nel caso in cui siano presenti malattie o terapie farmacologiche particolari.

Con il passare degli anni, questo equilibrio viene meno e il processo di riassorbimento osseo diventa dominante rispetto a quello di deposizione, determinando, quindi, una riduzione della densità e della robustezza delle ossa che succede in età avanzata. Questo determina la possibilità per una persona di soffrire di osteoporosi.

Cause e fattori di rischio

Come nella maggior parte delle patologie, le caratteristiche genetiche rivestono un ruolo importante nello sviluppo dell’osteoporosi.

Come accennato in precedenza, l’invecchiamento è il maggior fattore di rischio, soprattutto per le donne in post-menopausa, quando la diminuzione degli ormoni sessuali provoca una rapida perdita del tessuto osseo.

Accanto a questi due fattori di rischio incontrollabili, però, ne esistono altri modificabili attraverso un corretto stile di vita. I principali fattori di rischio sono:

1) sedentarietà e scarsa attività fisica: l’inattività facilita la perdita di massa ossea. Pertanto, le persone allettate a lungo, costrette a un’immobilizzazione protratta a causa di una malattia o, semplicemente molto sedentarie, hanno un rischio più alto di osteoporosi rispetto a quelle che praticano attività fisica e hanno uno stile di vita attivo.

2) alimentazione non equilibrata, povera di calcio e ricca di sale: una dieta troppo ricca di proteine e un consumo eccessivo di sodio e caffè possono danneggiare l’osso, perché inducono perdita di calcio.

3) consumo di alcol: consumare alcol può ridurre la formazione di nuovo osso e aumentare la probabilità di cadute e fratture. Inoltre, i forti bevitori sembrano non introdurre quantità sufficienti di calcio con la dieta. Tuttavia, si è visto che un consumo moderato di alcool, non più di 2-3 bicchieri al giorno, non mina la salute dello scheletro.

4) fumo di sigaretta: il fumo danneggia l’osso in modi diversi. Alcune delle sostanze chimiche contenute nel fumo hanno un effetto tossico diretto sulle cellule del tessuto osseo responsabili della formazione dell’osso. Inoltre, il fumo può ostacolare l’assorbimento del calcio dagli alimenti e, nelle donne, può anticipare l’età della menopausa.

5) sovrappeso e obesità: recenti studi sembrano dimostrare che i chili di troppo rappresentino un fattore di rischio per lo sviluppo dell’osteoporosi; questo sembra vero in particolar modo per le persone di sesso maschile, nelle quali il grasso accumulato sembrerebbe requisire la vitamina D e testosterone presenti nel sangue, rendendo così inefficaci tali ormoni particolarmente importanti per la salute delle ossa.

6) eccessiva magrezza: in entrambi i sessi, le persone molto magre e minute, con un indice di massa corporea (BMI, dall’inglese Body Mas Index) inferiore a 19, hanno più probabilità di avere l’osteoporosi rispetto a quelle più robuste, che tuttavia non sono necessariamente risparmiate da questo problema.

Come preservare la salute delle ossa?

Per proteggere la salute delle ossa è necessario mantenere un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano e attivo.

Importantissimo è fare esercizio fisico almeno 2 volte a settimana, in modo tale da stimolare positivamente la deposizione di calcio nelle ossa. Tra i principali esercizi raccomandati rientrano: camminata, ballo, salire le scale, aerobica e corsa leggera (ma solo per chi soffre di osteoporosi non grave). Sono raccomandati anche gli esercizi con gli elastici o con pesi leggeri, utili per rendere meno rigidi i muscoli e, di conseguenza, ridurre il rischio di cadute e fratture.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante prevenire eccessiva magrezza o condizioni di sovrappeso. Dal punto di vista nutrizionale, è fondamentale assumere quantità adeguate di calcio, di cui sono ricchi il latte e i suoi derivati, gli ortaggi a foglia verde (ad esempio, il radicchio verde, le foglie di rapa, gli spinaci), i legumi in forma disidratata, la crusca di frumento, il grano saraceno, l’acciuga e il calamaro. Oltre al calcio, è molto importante assumere anche la vitamina D, di cui sono ricchi le uova, il salmone, le sardine, il pesce spada e l’olio di pesce.

Quando l’assunzione di calcio o vitamina D attraverso la dieta risulta insufficiente, è possibile ricorrere ad appositi integratori.

Come sapere se si è a rischio osteoporosi?

Il 28 Febbraio, presso la nostra Farmacia, tecnici specializzati eseguiranno un’analisi predittiva per il rischio di osteoporosi.

Grazie ad un Densitometro osseo ad Ultrasuoni, verrà valutato in termini qualitativi il rischio di frattura di colonna e femore, la cui attendibilità dei risultati è comparabile a quella della DXA (densitometria ossea) ed è documentata da un elevato numero di studi scientifici. La misurazione dura pochi minuti, è indolore e non invasiva, si effettua sul tallone del paziente, che deve solo togliere la calza.
Il giorno stesso verrà consegnato al paziente un report, emesso dall’apparecchio con i valori misurati (indice di stiffness), i cui risultati sono facilmente comprensibili dal medico di fiducia, che, in caso di gravità, potrà prescrivere il farmaco adeguato o indirizzare il paziente verso una eventuale visita specialistica o consigliare esami più approfonditi, quali la risonanza magnetica o la MOC. In tutti gli altri casi può essere utile assumere integratori di vitamina D e/o calcio.
E’ possibile anche richiedere il referto medico in Telemedicina.

Prenota il tuo esame per valutare il rischio di sviluppare l’osteoporosi presso la nostra Farmacia il 28 Febbraio contattandoci su Whatsapp al numero 3204639374 oppure all’indirizzo e-mail farmacia.cogliati@virgilio.it.